Cos’è l’ISEE? Un altro acronimo che riempie le nostre quotidianità? Un altro pezzo della burocrazia? Un altro sistema di riferimento per attribuire ai cittadini servizi, spese e tanto altro? L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è tutto questo ma soprattutto è lo strumento adottato da molti enti pubblici e privati per valutare la situazione economica delle famiglie che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata (prestazione o riduzione del costo del servizio). Nello specifico è necessario per la richiesta dei servizi socio sanitari domiciliari, mense scolastiche , nidi, bonus bebé, tasse universitarie, contributi per affitti e molto altro. Si tratta quindi di uno strumento fondamentale per il riconoscimento dei diritti dei cittadini, in particolare delle fasce più deboli.
Questo modello esiste già nella normativa italiana dal 1998, ma la sua applicazione è stata unanimemente ritenuta carente, inefficace e causa di un notevole numero di contenziosi. Da alcuni, inoltre, è stato ritenuto uno strumento scarsamente efficace nel contrasto di elusioni o abusi. Il nuovo modello Isee, che è operativo dal primo gennaio 2015, nasce proprio con l’obiettivo di garantire una maggiore equità nell’accesso alle agevolazioni, identificando meglio le condizioni di bisogno dei cittadini e contrastando le possibili pratiche elusive ed evasive.
Quali sono alcune delle variazioni introdotte dal nuovo ISEE?
Dovranno essere dichiarati anche redditi che fino al 2014, per l’ISEE, non venivano considerati; ad esempio dovranno essere dichiarati tutti i redditi esenti dall’IRPEF (es. Pensioni sociali e di invalidità) o assoggettati a ritenute alla fonte a titolo d’imposta (es. Redditi percepiti per l’incremento della produzione – straordinari).
Altre novità sono i conti correnti bancari o postali, con l’indicazione della giacenza media annua (e non più solo il saldo al 31/12) e quindi servono gli estratti conto trimestrali e/o mensili, e gli per autoveicoli (o imbarcazioni) di proprietà alla data di presentazione della DSU, per i quali vanno portati al Caf la targa o gli estremi di registrazione al P.R.A. e/o al R.I.D.
Sulla disabilità, la principale novità è l’introduzione di 3 diverse franchigie sul reddito in base alla gravità del bisogno: 4.000 euro per disabilità media, 5.500 euro per disabilità grave e 7.000 euro per persone non autosufficienti (gli importi aumentano se l’interessato è un minore).
È indispensabile, a questo punto, spiegare cosa si intenda per disabilità media, disabilità grave, non autosufficienza, poiché le diverse condizioni comportano un diverso trattamento. Il Ministero, nel tentare di elaborare una non facile definizione, si è “scontrato” con il ben noto marasma degli inquadramenti vigenti delle diverse invalidità.
Altra novità, introdotta per rispondere più tempestivamente al mutare delle condizioni reddituali è l’Isee corrente: si tratta di una dichiarazione che può essere presentata in caso di perdita del lavoro e con un reddito che varia in misura maggiore al 25%. In questi casi il riferimento per l’accesso non sarà più la sola situazione dell’anno precedente, ma si terrà conto della condizione economica della famiglia al momento di richiesta di una prestazione sociale.
Validità:
La dichiarazione è valida per tutti i componenti del nucleo familiare fino al 15 gennaio dell’anno successivo dalla data di sottoscrizione della DSU.
È comunque possibile presentare una nuova dichiarazione quando, nel periodo di validità della dichiarazione, intervengono cambiamenti sulla composizione del nucleo o la situazione economica del nucleo.
Come e dove farla:
Per ottenere l’assistenza necessaria alla compilazione della dichiarazione ISEE è possibile rivolgersi ad un qualsiasi ufficio del CAF su tutto il territorio nazionale che gratuitamente potrà assistere nella compilazione della dichiarazione.
Sul sito dell’inps si ha la possibilità di simulare i valori ISEE, ricordando che questa simulazione è orientativa e non è una certificazione. Per la lista dei documenti da presentare, per altre informazioni e per vedere quali sono le agevolazioni si può visitare il sito www.cafcisl.it oppure si può chiamare il numero verde 800-249307.