Le mie vacanze sono state più corte delle estati passate per impegni legati all’ attività di tirocinio che ho svolto presso la scuola elementare di via Aldo Moro a Monterotondo Scalo, per una durata di di 7 mesi da dicembre a luglio di quest’ anno attraverso il Centro per l’Orientamento per il cittadino con disabilità.
Mi auguro che sarà sempre così anche se il mio più grande desiderio è quello di trovare un lavoro stabile.
Le cose che vorrei realizzare attraverso questo sono: andare via di casa, riuscire a contribuire alle spese che la mia famiglia sostiene quotidianamente o partecipare ad un corso di lingua inglese.
Ad oggi, pur di vedere realizzato questo desiderio sarei disposto a lavorare in molti ambienti e svolgere ruoli e mansioni diversi.
Il mio sogno più grande rimane comunque quello di lavorare in cucina o di arrivare addirittura alla gestione di un ristorante.
Se dovessi seguire il consiglio di mio padre invece dovrei svolgere un lavoro di ufficio, data la patologia da cui sono affetto.
Oggi questo rimane il mio più grande pensiero ma sono consapevole che per renderlo concreto ho bisogno trovarlo oltre che di cercarlo.
Per i prossimi mesi mi sono imposto di impegnarmi nella ricerca del lavoro.
Chi sta leggendo questo articolo penserà che sono matto a prendere anche in considerazione l’ipotesi di aprirmi un’attività ma penso che possa essere una strada percorribile anche se ad oggi non ho ancora individuato il settore sulla quale fare questo investimento.
Un’altra pizzeria no! Mi sono detto. Ormai a Monterotondo ci sono quasi più pizzerie che abitanti, quindi ancora non lo so!
E pensare che ci vuole poco per fare soldi. Pensate a tutto quello che viene usato ogni giorno da noi.
Dalle cose più semplici come: le posate, i bicchieri e i vasi, alle cose più difficili da fare o da montare come un computer o un telefono.
Sono tutte cose che usiamo ogni giorno e che ormai tutti hanno dentro casa quindi basta un’ idea secondo me per diventare veramente ricchi.
Il problema è trovare cosa inventare ma statene certi che prima o poi qualcosa scapperà fuori.